Lega Consumatori a ConsumerForum

PRESA DI POSIZIONE DELLA LEGA CONSUMATORI , A CONCLUSIONE DEL RAPPORTO DI DIALOGO CON CONSUMERS’ FORUM CULMINATO NELLA PARTECIPAZIONE ALLA GIORNATA PROGRAMMATICA DEL 27 GENNAIO DEL 27 SETTEMBRE ED ANCHE A SEGUITO DI DELIBERAZIONI ISTITUZIONALI IN MATERIA ADR.

Nella partecipazione alla giornata programmatica il Presidente Nazionale della Lega Consumatori  nel suo intervento si è espresso con i seguenti 5 punti:

  • Consumers’forum  è nato e ha ragion d’essere come declinazione della cultura  della responsabilità di impresa: la cultura della responsabilità di impresa si è fatta più attuale e più moderna con la presa di coscienza diffusa che dobbiamo affrontare non due crisi: una sociale e l’altra ambientale ma la crisi che è una : sociale ( il tema delle disuguaglianze ) e ambientale : il cambiamento climatico:

 la cultura della responsabilità di impresa e con essa punta su due soggetti: portatori di interesse, stake holder : sono le associazioni sindacali dei lavoratori e le associazioni dei consumatori,

 

  • Nella nostra esperienza tocchiamo con mano i limiti del sindacato di categoria per costruire un nuovo orizzonte e “farsi carico dei nuovi problemi delle nostre società con riferimento a quell’insieme di questioni che gli studiosi di scienze sociali identificano nel conflitto tra persona-lavoratrice e persona-consumatrice. Le organizzazioni sindacali condividono e sono portatrici di “ autentiche ragioni etiche e culturali che hanno loro consentito, in contesti sociali e lavorativi diversi, essere un fattore decisivo per lo sviluppo. Le organizzazioni sindacali puntano sulla “azione di difesa e promozione del mondo del lavoro, soprattutto a favore dei lavoratori sfruttati e non rappresentati, la cui amara condizione risulta spesso ignorata dall’occhio distratto della società” Però è lo stesso terreno che le associazioni dei consumatori scelgono per la loro proposta e azione e per realizzare i medesimi obiettivi .Le associazioni sindacali questa problematica se la sono posta: hanno promosso e sostengono associazioni dei consumatori . Questo è stato ed è un bene , a nostro  avviso,  per partire da questo dato per contribuire alla creazione di uno schieramento unitario che si confronta, dialoga cerchi collaborazioni e intese con lo schieramento altrettanto unitario delle associazioni dei consumatori . E questa è una meta possibile .

 

  • Comumer’s forum va valutato nella sua importanza attuale e strategica . E’ una realizzazione esemplare in Italia e in Europa e risponde anche con risultati di eccellenza ad una esigenza primaria in campo consumerista: l’educazione dei cittadini consumatori con le iniziative che conosciamo e la capacità di coinvolgimento delle istituzioni e delle università . Consumers forum però è nato perché le due parti, le associazioni dei consumatori e le imprese oltre a promuovere e partecipare ad iniziative di formazione culturale , devono sentirsi chiamati a fare cose insieme . Nel primo decennio è stata colta è affrontata la tematica che ha avuto il riconoscimento e il sostegno della commissione europea con i progetti pilota gestiti dalle associazioni e dalle imprese : Sip-Telecom . In quegli anni la Ce sosteneva i progetti al 50 per cento, quindi con un costo consistente con l’azienda. Oggi nei progetti Ue il contributo arriva al 90 per cento . Certo occorre riprendere il rapporto motivato in chiave culturale, sociale ecc fra associazioni e imprese ma le possibilità di valorizzazione di consumers Forum ci sono e molte e in modo concreto: potremmo portare degli esempi, quello del progetto economia circolare di una grande azienda che noi conosciamo . Noi abbiamo davanti il nodo seguente : le associazioni dei consumatori socie di CF, non hanno lavoro da fare con le imprese; Di contro le imprese non hanno lavoro da fare con le associazioni dei consumatori . In mancanza di una proposta unitaria consumeriste  a soffrirne sono le esperienze di accesso alla giustizia alternativa e coesistenziale , con l’occupazione di spazi sul tema ADR da parte delle Autorità in barba al principio della sussidiarietà .

 

  • Come uscire da questa situazione : riprendere e aggiornare le posizioni del passato. Consumers’ forum promuove la elaborazione , la proposta tematica per un progetto concordato e sottoscritto da imprese e dalle associazioni disponibili, e gestito da Comitati Paritetici o da Associazioni Temporanea di scopo. Si tratta di impostazione seria e collaudata. La progettualità europea offre in concreto molte opportunità .

 

  • COME COSTRUIRE LA PROPOSTA CONSUMERISTA UNITARIA.

 

E’ finito il tempo dei pregiudizi , le associazioni dei consumatori, “sindacali “ e non sindacali . Guardiamo in faccia la realtà , con l’uscita di Acu, di Codici, di Casa dei  Consumatori e soprattutto di Unione Nazionale Consumatori, la prima promotrice del percorso storico di CF, a nostro avviso è necessario lavorare da subito per due obiettivi:

  1. Adiconsum, Adoc , Federconsumatori, Assoutenti , Codacons, MDC, Cittadinanzattiva, Movimento Consumatori, Lega Consumatori , Udicon  costruiscono un tavolo di lavoro nel quale le associazioni socie di CF , indipendentemente dalle “promozioni” che le hanno formate . si impegnano con regole, , competenza , lealtà, passione, solidarietà  per costruire una proposta di strategia comune e dar vita allo  schieramento unitario consumerista aperto, trasparente , progressivo con il quale recuperare e innovare la spinta propulsiva indispensabile .

 

  1. La Lega Consumatori nel lavoro di riflessione fecondo che ha distinta la giornata programmatica citata nell’ampia offerta di input in essa presentati, non ha riscontrato la proposta di valorizzazione , nell’ambito della cultura delle responsabilità sociale di impresa , del rapporto fra i due portatori di interesse ( Stake holder) rappresentati dalle organizzazioni dei lavoratori, i sindacati, e dalle organizzazioni dei consumatori . Lega Consumatore fa presente che la comprensione di tale rapporto è parte costitutiva della identità e della mission di essa per il riferimento alla propria di adesione convinta al Magistero Sociale della Chiesa . In particolare per Lega Consumatori conta quanto afferma l’Enciclica Caritas In Veritate, di Benedetto XVI  ai numeri 65-66-67. Al tempo stesso non ha colto nel tema dell’accesso alla giustizia alternativa e integrativa pur richiamato insieme al modello ADR della conciliazione paritetica , la portata innovativa della Direttiva 2013.11.Ue e del Dgsl 130 del 2015 che la recepisce . Tale proposta chiede che nel mentre si affronta pariteticamente il reclamo e la controversia e si tenta di comporli pacificamente si dialoga , si negozia l’accordo per elaborare orientamenti “direttive” per prevenire il ripetersi del contenzioso e costruire tavoli tematici per elevare la qualità dei prodotti e dei servizi. Per questa strada la conciliazione paritetica acquisisce un valore aggiunto rispetto agli modelli ADR. pubblici e privati. La giornata programmatica del 27 gennaio 2022 ha dato l’impressione che sui temi richiamati si siano creati due specie di tabù: il rapporto di collaborazione con lo stake holder organizzazioni dei lavoratori e la non declinazione della proposta innovativa della direttiva U.e e del decreto citati. Rispetto ad essi Lega Consumatori non intende assolutamente avanzare  critiche ma semplicemente proporre il metodo del confronto, del dialogo e della ricerca della collaborazione
  • Per Lega Consumatori l’appuntamento della giornata programmatica di CF è stata anche di conclusione di un contrasto con C.F dopo il voto contrario espresso nell’ultima Assemblea del rinnovo cariche ,

Tale conclusione come si evince in modo trasparente da questo documento,  è frutto di un recupero e di una reinterpretazione , aggiornamento e innovazione del ruolo della Lega Consumatori , del suo rapporto con le imprese e istituzioni, del suo rapporto con le altre associazioni consumeriste, con la scelta di un rapporto preferenziale con le associazioni socie di C.F .

Con una scelta di campo con la quale Lega Consumatori si dichiara non disponibile ad operazioni di conta tra schieramenti numerici che non hanno portato a vantaggi nel percorso di sviluppo del consumerismo italiano . La nostra scelta di campo è specificamente quella di lavorare come e più che in passato per costruire una strategia ed uno schieramento unitario. Questo ci è richiesto per affrontare la crisi che è sociale ( le disuguaglianze e che è ambientale ( i mutamenti climatici)

 

Milano 27 gennaio 2022                               Il Presidente Nazionale

                                                                            Pietro Praderi